Cartoons on the Bay
per Giannalberto Bendazzi
Cartoons on the Bay è
il titolo inglese di un festival italianissimo, ma tutto orientato a un
grande mercato planetario: quello del disegno animato televisivo di qualità,
novità strutturale destinata a scrivere (come del resto già
sta facendo) un capitolo totalmente nuovo della storia del cinema d'animazione.
Al festival diretto da Alfio Bastiancich, che si è svolto nell'ammirevole
cornice della baia di Amalfi e che era alla sua prima edizione, partecipavano
56 opere in concorso, selezionate tra fiabe, special ed episodi di serie,
in rappresentanza di 14 nazioni.
Vincitori con il Pulcinella d'oro sono risultata l'italiano Francesco Tullio
Altan per il miglior personaggio (Nuove aventure della Pimpa, 1995,
serie diretta da Enzo D'Alò) e i francesi Renato e Georges Lacroix
per la serie in computer animation Insektors (1995). Fra i diversi
Pulcinella d'argento spiccano il nostro Bruno Bozetto con il "pilota"
della serie La famiglia Spaghetti (una saga ironico-realistica sulle
disavventure quotidiane di una famiglia media italiana), il britannico Graham
Ralph con il sottile e delicato special The Forgotten Toys (un orsacchiotto
e una bambola gettati via cercano una nuova vita e nuovi padroncini), l'americana
Eva Almos con la serie Duckman, di grande inventiva sia nelle immagini
sia nei testi, destinata eminentemente agli adulti.
Insektors
© Fantome
La sezione "fiabe" ha offerto l'anticipazione del nuovo musical
della Disney, Il gobbo di Notre Dame e il non meno promettente assaggio
del lungometraggio italiano La freccia azzurra, tratto da un racconto
di Gianni Rodari e diretto da Enzo D'Alò su disegni (ottimi) di Paolo
Cardoni e musiche di Paolo Conte (produzione Laterna Magica di Torino).
Si diceva della novità rappresentata dal disegno animato televisivo
di qualità. La globalizzazione dei mercati ha fatto si che negli
ultimi quattro-cinque anni il prodotto cinetelevisivo sia stato realizzato
non più per un pubblico limitato, "nazionale", ma piuttosto
pensando a spettatori statunitensi, europei, asiatici, latinoamericani contemporaneamente.
A sorpresa, questo allargarsi dell'audience non ha portato a un abbassamento
del denominatore comune qualitativo, ma esattamente al contrario: a una
riqualificazione continua del lavoro, tanto da creare una sempre più
dirompente "terza via" fra l'animazione d'autore e quella commerciale.
L'esempio più significativo ne è probabilmente il progetto
"What a Cartoon" della Hanna-Barbera, che ha portato alla realizzazione
di brevi opere uniche degne dei grandi classici americani dei Tex Avery,
Chuck Jones, Friz Freleng. Cartoons on the Bay ha capito il fenomeno ed
è stato la prima manifestazione al mondo a testimoniarlo. L'altra
grande notizia proveniente da Amalfi riguarda il nostro Paese. Dopo decenni
di trascuratezza, la RAI e la Sacis si stanno oggi impegnando massicciamente
e direttamente nella produzione di film d'animazione italiani (di fatto,
questo è stato un festival "della" Sacis e del suo presidente
Giampaolo Sodano, ed è valso come testimonianza di una scelta di
campo). Sono già completati o sono in corso di realizzazione porgetti
di Bozzetto, Manuli, Laganà, De Mas; molti altri sono in fase di
elaborazione, con un occhio di riguardo per gli autori-prouttori giovani.
Per il momento i dirigenti di viale Mazzini parlano esclusivamente di opere
per ragazzi, e battono anzi molto su questo tasto (sul quale la conorrenza
Finivest è piuttosto sguarnita). A precisa domanda, hanno manifestato
l'intenzionne di indirizzarsi in un secondo tempo volontà, e zittendo
il pessimismo della ragione, questo potrebbe essere l'inizio di una nuova
era per la storia della nostra produzione.
Pulcinella Awards Page
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